Red Gold, Olio di Semi di Papavero

Come scrisse il poeta John Keats: “E attraverso i papaveri danzanti alla mia anima arrivava una brezza che con tocco soave la cullava”. In effetti, i papaveri cullano l’anima in molti modi..

Certamente l’olio di semi di papavero è stato a lungo un ingrediente essenziale in alcune delle miscele più rilassanti dell’antichità, grazie al loro effetto soporifero.

Con il passare dei secoli, l’utilizzo di questo olio ha trovato successo anche in piatti da gourmet, vernici e naturalmente anche in cosmetica.

Composizione e specifiche tecniche

L’olio di semi di papavero contiene un’elevata quantità di acidi grassi insaturi: ad esempio l’acido linoleico, un acido grasso omega-6, e il prezioso acido oleico.

L’acido linoleico ammorbidisce e ripristina la pelle secca. Allo stesso modo, l’acido oleico è ampiamente usato come emolliente. Sebbene non sia generalmente superiore alla percentuale presente nell’olio di cartamo, può raggiungere il 74,5% (1).

Altri trigliceridi presenti in quantità notevoli sono l’acido oleico e l’acido palmitico. L’olio di semi di papavero è benefico per le persone che soffrono di disturbi della pelle, come irritazioni e secchezza del cuoio capelluto.

È quindi un’ottima scelta per chi ha la pelle particolarmente sensibile. Si tratta di un olio vettore e risulta molto piacevole se miscelato con oli essenziali o miele (2-4).

È un olio sottile, leggero, non grasso che scorre facilmente e non si assorbe troppo rapidamente. È adatto a tutti i tipi di pelle e anche l’acqua di fiori di papavero viene utilizzata per il trattamento della pelle secca.

Inoltre, attraverso analisi di laboratorio è stato osservato che 100 g di olio di papavero contengono 30,9 mg di gamma-tocoferolo. Ciò permette al Fluido di essere utilizzato per contrastare i radicali liberi tossici (6), altro motivo per cui l’olio di semi di papavero è un prezioso aiuto per la pelle (7).

Rispetto ad altri oli vegetali, l’olio di semi di papavero ha una moderata quantità di fitosteroli: superiore all’olio di soia e all’olio di arachidi ma inferiore all’olio di cartamo, olio di sesamo, olio di germe di grano, olio di mais e olio di crusca di riso (8).

Gli steroli nell’olio di semi di papavero sono costituiti quasi interamente da campesterolo, stigmasterolo, sitosterolo e delta 5-avenasterolo (9).

All’ossidazione risulta essere più stabile dell’olio di cartamo e dell’olio di semi di lino (10). L’olio di papavero è un olio vettore, con odore scarso o nullo e un gusto gradevole.

Il composto aromatico principale responsabile del suo sapore è il 2-pentilfurano (11). Le caratte- ristiche tecniche del Fluido di Papavero sono riportate in Tabella 1.

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Sicurezza

È un ingrediente sicuro ed edibile, né irritante né sensibilizzante (dati a disposizione nella scheda di sicurezza su richiesta)

Applicazioni e modalità d’uso

L’olio di papavero è un valido compromesso naturale se lo si vuole utilizzare in una formula come ingrediente emolliente, ma allo stesso tempo attivo.

Nel make up è particolarmente interessante l’alto contenuto di tocoferolo. La vitamina E agisce come un potente antiossidante, proteggendo la pelle contro i danni prodotti dai radicali liberi, inquinamento, fumo e raggi UV, che possono danneggiare gli acidi grassi presenti nelle membrane cellulari.

È stato facile, quindi, immaginare la Formula 1 (BB Cream Nutriente), che presenta la duplice funzione di nutrire e rendere la pelle morbida, azione possibile grazie al sinergismo creato anche con il Fluido di Olivello Spinoso (distribuito anch’esso da Eurochemicals).

Si noti come, per scelta del formulatore, non sia stato inserito alcun agente antiossidante, questo come ulteriore prova del fatto che l’alto contenuto di tocoferolo dell’olio di papavero, oltre ad agire come un vero e proprio attivo, è in grado di stabilizzare la formula stessa.

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Bibliografia

1. Hui YH (2006) Handbook of Food Science, Technology and Engineering. CRC Press, Boca Raton.
2. Ando H, Ryu A, Hashimoto A et al (1998) Linoleic acid and alpha-linolenic acid lightens ultraviolet- induced hyperpigmentation of the skin.
Arch Dermatol Res 290(7):375-381
3. Downing DT, Stewart ME, Wertz PW et al (1986) Essential fatty acids and acne.
J Am Acad Dermatol 14(2 Pt 1):221-225

4. Krist S, Stuebiger G, Unterweger H et al (2005)
Analysis of volatile compounds and triglyceri- des of seed oils extracted from different poppy varieties (Papaver somniferum L.).
J Agric Food Chem 53(21):8310-8316
5. Nutrition Value, https://bit.ly/2VEwstC 6. Vitamin E. National Institutes of Health,
https://bit.ly/1qEiXu7
7. Vitamin E and Skin Health. Oregon State Uni-
versity, https://bit.ly/2uYEUrE
8. Johansson A (1979) The content and compo-
sition of sterols and sterol esters in sunflower and poppy seed oils.
Lipids 14(3):285–291
9. Krist S, Stuebiger G, Unterweger H et al (2005) Analysis of volatile compounds and triglycerides of seed oils extracted from different poppy varieties (Papaver somniferum L.) J Agric Food Chem 53(21):8310-8316
10. Bozan B, Temelli F (2008) Chemical composition
and oxidative stability of flax, safflower and poppy seed and seed oils.
Bioresour Technol 99(14):6354-6359
11. Hui YH (2006) Handbook of Food Science, Technology and Engineering. CRC Press, Boca Raton.

L’approfondito articolo è stato scritto dal Dr. Giovanni Magrini

per maggiori info:

giovanni.magrini@deimossrl.it

Deimos group

Il meraviglioso dipinto in foto: “Precious poppies” – 100xh100p4cm oil gloss glass and cement on canvas

è un opera di una delle più interessanti artiste italiane: Donatella Marraoni

per maggiori info:

le.ali.di.lia@gmail.com

www.donatellamarraoni.com

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